Nel 1989 portare a casa la mia prima batteria, una Slingerland nera luccicante, fu come accogliere un nuovo membro della famiglia. Era un sogno che avevo accarezzato per anni, diventato finalmente realtà. La sua presenza nella mia casa non era solo quella di uno strumento, ma quella di un compagno di avventure musicali. Un giorno, con entusiasmo, applicai sulla cassa un adesivo rappresentante la croce di “Appetite for Destruction” dei Guns N’ Roses, un simbolo del mio impegno e della mia passione.
Dedicai innumerevoli anni allo studio dei rudimenti, costruendo una buona base per la mia passione. Ogni colpo, ogni roll, ogni paradiddle era un passo avanti nel mio percorso. Questo periodo di apprendimento intenso fu arricchito dall’acquisto di un set di piatti Zildjian, un aggiunta che elevò ulteriormente la mia esperienza sonora ma prosciugò il mio conto in banca.
Tuttavia, la vita riserva a volte svolte inaspettate. La mia passione e dedizione furono messe alla prova quando i miei preziosi piatti Zildjian furono rubati dal bagabliaio della mia auto durante il match di Calcio Inter – Chievo. Per un ragazzo della mia età, questo fu un colpo devastante. Sentii un misto di frustrazione e disperazione, come se una parte di me fosse stata strappata via. Fu un periodo buio, dove la mia determinazione e il mio amore per la musica furono messi a dura prova.
Nonostante questo episodio, trovai la forza di continuare. Mi rifugiai nella musica dei Guns N’ Roses, imparando a suonare più che dignitosamente gran parte della loro produzione musicale. La complessità e l’energia di alcune canzoni furono una sfida stimolante. Questo periodo di immersione nel loro repertorio fu non solo un esercizio tecnico, ma anche un viaggio emotivo, un modo per canalizzare il mio turbamento giovanile e trasformarlo in qualcosa di creativo.
Col tempo, la mia band ed io iniziammo a esplorare nuove direzioni musicali, lavorando per creare un sound più personale. Questo fu un passo importante nel mio sviluppo come batterista: l’opportunità di esprimere la mia unicità e di contribuire a qualcosa di nuovo e originale. Nonostante le sfide incontrate, la mia passione per la batteria e la musica rimase incrollabile, alimentata da quei primi anni di pratica, di studio, e di amore puro.
Ripensando a quei giorni, con la mia Slingerland nera dalle meccaniche scintillanti e quell’iconica croce di “Appetite for Destruction”, provo una dolce malinconia. Sono passati tanti anni, ma quei momenti, quei battiti, quelle canzoni, vivono ancora dentro di me. Restano un promemoria di un tempo di puro entusiasmo, di scoperta e di interesse mai svanito per la batteria. Un primo amore che, nonostante le avversità, ha lasciato un’impronta indelebile nel mio cuore.