Era una mattina luminosa e mi trovavo nei pressi di Santa Maria delle Grazie a Milano, indossando con fierezza la mia nuova felpa dei Ghost recentemente acquistata. Mentre cercavo di accendere una sigaretta con un BIC malfunzionante, un uomo si è avvicinato per offrirmi il suo aiuto dandomi del fuoco. Notando il logo della band sul mio torace, ha subito iniziato a complimentarsi, raccontandomi di aver assistito a un recente concerto dei Ghost in un paese straniero.
Ci siamo fermati a parlare per una decina di minuti, scambiandoci impressioni sulla band svedese e sulla nostra musica preferita, il metal e l’hard rock. Era sorprendente e piacevole scoprire inaspettatamente un altro appassionato dei Ghost, così casualmente per la strada.
Questo breve contatto ha rafforzato la mia convinzione sulla bellezza degli incontri casuali, specialmente quelli scaturiti da passioni comuni come la musica. In un mondo dove la comunicazione quotidiana è spesso mediata da schermi e dispositivi, scoprire di avere interessi simili con uno sconosciuto per strada è stato rinfrescante e significativo.
Il dialogo con questo nuovo amico non solo ha illuminato la mia giornata, ma mi ha anche ricordato l’importanza del contatto umano e di come la musica possa ancora unire le persone in maniera autentica e immediata. Incontri come questi sono piccoli gioielli rari, che mostrano il potere unificante della musica e rendono le giornate ordinarie, straordinarie.