John Corabi, una voce fuori dal coro: la sua storia in “Horseshoes and Hand Grenades”

Copertina del libro "Horseshoes And Hand Grenades" di John Corabi e Paul Miles. Una futura lettura suggerita all'interno del blogOggi desidero condividere con voi la mia grande attesa per “Horseshoes and Hand Grenades”, l’autobiografia del talentuoso cantante e chitarrista americano John Corabi, uscita un paio di anni fa e che ho intenzione di leggere molto presto.

Corabi, originario di Filadelfia, si è trasferito sul celebre Sunset Strip di Hollywood, dove ha ottenuto il suo primo contratto discografico con i The Scream. In seguito, è entrato a far parte dei Mötley Crüe, rimanendo il frontman della band per cinque anni. Ha in seguito formato gli Union insieme a Bruce Kulick, ex chitarrista dei Kiss e Brent Fitz (band di Slash), prima di unirsi ai Ratt come chitarrista ritmico per quasi un decennio. Corabi ha anche portato la sua voce al supergruppo The Dead Daisies, esibendosi sui palchi dei più prestigiosi festival del mondo.

Il libro è stato scritto in collaborazione con Paul Miles, storico dei Mötley Crüe, una delle band più scatenate e di maggior successo commerciale di tutti i tempi. Miles ha documentato per decenni i retroscena del loro stile di vita fatto di sesso, droga e rock and roll attraverso il suo sito web Chronological Crue e una serie di libri. Nel 2001, ha anche contribuito all’autobiografia best-seller della band, “The Dirt”.

Non vedo l’ora di immergermi nelle pagine di “Horseshoes and Hand Grenades” per scoprire i dettagli piccanti, gli aneddoti divertenti e le riflessioni profonde sulla straordinaria carriera di John Corabi. Sono certo che sarà una lettura avvincente e rivelatrice, capace di soddisfare la curiosità di tutti gli appassionati del suo genere musicale.

Vi terrò aggiornati sulle mie impressioni, attraverso una recensione nella sezione “Letture vissute”, non appena avrò terminato la lettura. Nel frattempo, fatemi sapere se anche voi siete interessati a questo libro e se avete intenzione di leggerlo.

Buone giornate a tutti.