Correva l’anno 1993 quando portai a casa quella che sarebbe diventata una delle mie videocassette più preziose: “Keep the Faith: An Evening with Bon Jovi”. Ricordo ancora l’emozione di inserirla nel videoregistratore del salotto e premere play, consapevole di quanto quell’esperienza avrebbe rafforzato il mio amore per questa band.
Fin dalle prime note e i primi fotogrammi, fui colpito dall’atmosfera amichevole, rilassata e confidenziale che Jon e il gruppo riuscirono a creare. Questo documento era qualcosa di diverso dagli show già visti, era più particolare, più intimo. I Kaufman’s Studios di Astoria, nel Queens, si trasformarono in un salotto accogliente dove la band sembrava proprio suonasse solo per me.
L’alternanza tra brani acustici ed elettrici creava un perfetto equilibrio emotivo, mostrando tutta la versatilità del gruppo in ogni sua forma. Vedere Jon a suo agio sul palco, sentire Richie duettare con lui in “Livin’ on a Prayer”, osservare l’affiatamento tra Alec, David e Tico. Tutto contribuiva a creare un incantesimo unico per quel periodo della mia vita.
La mia passione per i Bon Jovi era invece nata qualche annetto prima. Sin dai tempi di “Slippery When Wet”, li avevo seguiti assiduamente, affascinato dalla loro capacità di trasmettere energia genuina, evolvendosi ma mantenendo al contempo la loro identità e i piedi ben piantati per terra. Ma “Keep the Faith: An Evening with Bon Jovi” rappresentò per me un punto di svolta, mostrandomi un lato più pacato e maturo della band.
Oggi, a distanza di oltre trent’anni, la mia stima e il mio rispetto per Jon, sia come uomo che come musicista, è rimasto immutato, se non addirittura cresciuto. La sua longevità e rispettabilità nel mondo del Music Business, la sua capacità di reinventarsi e la sua dedizione ferrea a cause benefiche sono solo alcuni dei motivi per cui continuo a seguirlo con affetto.
Quella VHS ben curata dalla custodia porosa rimane un tesoro unico nella mia collezione, un ricordo tangibile di un momento in cui la mia passione per i Bon Jovi raggiunse i massimi livelli. Ogni volta che riguardo questo show, non posso fare a meno di emozionarmi, tornando a quel periodo di magia che erano i miei vent’anni.