Gli Errant Shadow tornano in questo 2024 con “Errant Knights”, l’ambizioso seguito del loro omonimo album dato alle stampe nel 2016. Il disco, concepito da Maurizio Seren Rosso, conferma la band torinese come una delle realtà più autorevoli e stimolanti nel panorama Epic/Symphonic Metal italico. L’aspetto sonoro del lavoro, con influenze che vanno dai Nightwish ai Dream Theater, è un gioiello prezioso con una produzione ed un mix eccellenti curati e finalizzati presso gli studi Aenimarecordings in Piemonte attraverso la co-produzione di Mattia Garimanno. La sezione ritmica, composta dallo stesso Garimanno alla batteria e Dino Fiore al basso, fornisce un backbone solido e compatto, mentre le elaborate orchestrazioni di Davide Cristofoli e la voce di Kevin Zwierzchaczewski (recentemente sostituito da Elisabetta Rafaele) creano atmosfere ricche e avvolgenti. Le magnifiche chitarre soliste sono affidate a Emanuele Bodo.
Passiamo al “traccia per traccia”
1. **The Labyrinth**: una splendida song dal potere ritmico affascinante, dove orchestrazioni sia chiare che scure ci portano in un’atmosfera onirica che cattura subito l’ascoltatore in un viaggio carico di emotività e suggestioni.
2. **Flight of the Pegasus**: un brano caratterizzato da bellissimi passaggi di chitarre pulite, da un chorus potente e radiofonico che resta impresso sin dal primo ascolto ed una linea vocale ben strutturata. Per me la miglior traccia del lavoro.
3. **Before the Cube**: un gran bell’intreccio di chitarre ritmiche e soliste con un drumming tecnicamente impeccabile e avvolgente in ogni sua parte.
4. **Errant Knights**: il brano che fornisce il titolo al disco dispensa energia e potenza con disegni orchestrali affascinanti, ritmiche chirurgiche e una compattezza evidente.
5. **Hear a Music**: song dalle intersezioni sia morbide che solide ben amalgamate. La linea di batteria è la punta di diamante della composizione che ci guida attraverso creazioni percussive ricche di gusto e velocità.
6. **Tesla**: pezzo molto ben strutturato con echi di hard rock tradizionale, linea vocale determinata e passaggi di basso ben cesellato, sia nelle parti morbide che pesanti.
7. **Dorian Gray**: composizione che colpisce per le importanti influenze di matrice hard & heavy scandinava unite a linee melodiche assolutamente mainstream. Chorus da dieci e lode.
8. **War Cry**: suggestioni orchestrali nella parte iniziale che lasciano poi spazio ad un tripudio ritmico che colpisce per la compattezza. Gran bei guitar solos che fondono efficacemente sia tecnica che espressione.
I testi di “Errant Knights”, scritti da Maurizio Seren Rosso e da Kevin Zwierzchaczewski, esplorano i temi della perdita, della scoperta, dell’universale conflitto e dell’amore narrate con le sfumature che descrivono la condizione umana e la ricerca di coscienza e comprensione. “Errant Knights” si rivela così un’opera che brilla tanto per la sua bellezza musicale quanto per la profondità dei suoi contenuti, confermando la maturità compositiva, espressiva e tecnica della formazione torinese. Per gli amanti del genere ma non solo, il viaggio offerto dagli Errant Shadow è assolutamente consigliato.
Lineup:
Kevin Zwierzchaczewski: Lead Vocals
Emanuele Bodo: Lead Guitar
Davide Cristofoli: (Highlord): Keyboards, Orchestration
Dino Fiore (Il Castello di Atlante): Bass Guitar
Mattia Garimanno (Il Castello di Atlante, The Experiment no. Q):
Drums, Percussions
Maurizio Seren Rosso: Rhythm guitars, Backing Vocals