Light Of Day 2024 – A Figino Serenza la Solidarietà Parla il Linguaggio del Rock

Il Light Of Day ha illuminato ancora una volta il Teatro Sacro Cuore di Figino Serenza (CO) domenica 8 dicembre 2024, confermandosi punto di riferimento nella lotta contro il Parkinson anche nel nostro paese. L’iniziativa, che dal 2000 vede in Bruce Springsteen il suo più illustre sostenitore, ha raccolto ad oggi oltre 6,5 milioni di dollari per la ricerca sul Parkinson e patologie correlate come SLA e PSP. Il nome stesso dell’evento deriva da una canzone del Boss che, nel corso degli anni, ha effettuato diverse apparizioni a sorpresa nei concerti del circuito nato dall’intuizione di Bob Benjamin, manager musicale a cui venne diagnosticato il Parkinson. Essenziali anche i contributi Tony Pallagrosi e Joe D’Urso.

L’edizione italiana 2024, curata da Andrea Parodi, ha segnato un momento significativo nella storia dell’evento, creando un ponte culturale tra la tradizione musicale americana e quella italiana. Momento centrale della serata è stata la partecipazione di Dori Ghezzi con il suo intervento, seguita da due intense interpretazioni estrapolate dal repertorio di Fabrizio De André: “La canzone dell’amore perduto” eseguita da Andrea Parodi e una speciale versione di “Andrea” proposta da James Maddock in lingua inglese, dimostrando la naturale confluenza tra la poesia deandreiana e la tradizione cantautorale americana.

Questi gli artisti che hanno partecipato all’appuntamento: James Maddock, voce profonda del folk-rock newyorkese di origine britannica; Joe D’Urso, musicista americano pilastro del Light Of Day e portavoce del sound del Jersey Shore; gli americani  Williams Honor (Reagan Richards e Gordon Brown) da Asbury Park con il loro country-rock intenso; e Bobby Mahoney, giovane rocker del New Jersey con influenze folk, classic rock e punk-rock.

Ad accompagnare questi emozionanti artisti, la backing band Borderlobo composta da Alex Kid Gariazzo (voce e chitarre), Alex Valle (pedal steel, lap steel), Riccardo Maccabruni (pianoforte, hammond, fisarmonica), Angie (basso), Max Malavasi (batteria) con la partecipazione speciale della sezione fiati di Luciano Macchia (trombone) e il sempre sensazionale Raffaele Kohler (tromba).

La scaletta ha spaziato tra brani originali di ogni artista e cover significative, con particolare risalto al repertorio di Springsteen, interpretato in diversi momenti della serata. Due sorprese mozzafiato hanno inoltre caratterizzato il finale folgorando il pubblico e anche il sottoscritto: le potenti versioni di “You Shook Me All Night Long” degli AC/DC (Bobby Mahoney) e “Whole Lotta Love” degli immortali Led Zeppelin (Williams Honor), prima del gran finale con “Hurricane” di Bob Dylan.

La serata ha dimostrato ancora una volta come la musica possa essere, ancora oggi, strumento di solidarietà e raccolta fondi. Il sito www.lightofday.org rimane attivo per le donazioni, continuando la battaglia contro il Parkinson attraverso attività in tutto il mondo. Ci vediamo l’anno prossimo!