In occasione di una intervista rilasciata ad Eonmusic, Rex Brown, bassista dei Pantera, ha definitivamente chiuso la porta ad una possibile riedizione dei primi tre album della band: Metal Magic (1983), Projects in the Jungle (1984) e I Am the Night (1985). Brown ha confermato con fermezza che le registrazioni, con la presenza vocale di “Terry” Glaze, non avranno mai una nuova luce in formato fisico e digitale. La motivazione del bassista si è focalizzata sull’inadeguatezza dei lavori di quel periodo e alla loro incoerenza con l’identità artistica sviluppata successivamente dalla band con Cowboys from Hell e i dischi successivi. Brown ha criticato inoltre apertamente la figura di Glaze, definendo le sue performance come non all’altezza delle aspettative e in netta contrapposizione con la qualità raggiunta dopo l’arrivo di Phil Anselmo.
La decisione quindi si colloca oltre l’aspetto commerciale, rappresentando una netta presa di posizione con il passato del gruppo. Rex ha sottolineato il consenso unanime dei membri della band, inclusi i compianti fratelli Abbott (Dimebag Darrell e Vinnie Paul), sulla scelta di non distribuire queste realizzazioni. L’obiettivo dei fratelli era fortemente determinato a preservare l’eredità artistica dei Pantera, indiscutibilmente legata al periodo d’oro iniziato ufficialmente nel 1990.
Si tratta, in definitiva, di una scelta irreversibile: i primi tre album dei Pantera rimarranno un capitolo chiuso della loro storia, un passaggio da archiviare e destinare all’oblio.
Non tutti sanno che i Pantera, originari di Arlington, Texas, iniziarono la loro carriera musicale nel 1981 come band hair metal abbracciando un sound caratterizzato da melodie orecchiabili e un’estetica glam. Con Cowboys from Hell del 1990 abbandonarono definitivamente le sonorità glam metal, adottando un sound più aggressivo e pesante, noto come groove metal o power groove. Questo stile si caratterizza per riff potenti e ritmi serrati, che combinano elementi di thrash metal con influenze hardcore.