3 Doors Down: Matt Roberts e il Lato Oscuro dell’Abuso

Era il 20 agosto 2016 quando Matt Roberts, chitarrista dei 3 Doors Down, ci lasciò in un hotel a West Bend, Wisconsin, Stati Uniti. Matt aveva 38 anni ed era sul luogo per un evento di beneficenza dedicato a veterani. Dopo le prove, finite tardi, Matt disse al padre che si trovava nella camera adiacente: “Tieni la porta comunicante aperta, magari mi serve qualcosa.” Alle 8:50 del mattino, la polizia annunciò la tragedia: un’overdose di oppioidi lo aveva portato via. Matt fu una colonna dei 3 Doors Down, band fondata nel 1996 a Escatawpa, Mississippi, con Brad Arnold e Todd Harrell. Le sue note in “Kryptonite” e “Here Without You” conquistarono il cuore di tantissimi arrivando nelle case di tutto il mondo con decine di milioni di dischi. La vita da tempo schiacciava questo artista: l’ansia e i tour lo spinsero al limite. Nel 2012 Matt lasciò il gruppo cercando conforto nell’abuso di farmaci. Questa decisione lo trascinò in un vicolo cieco. Suo padre lo descriveva come un ragazzo che “non reggeva i riflettori”.
La sua morte si intrecciò con un fenomeno che devastò gli Stati Uniti e oltre. Negli anni ’90, alcuni farmaci a base oppioide furono promossi per alleviare il dolore ma per troppi il loro uso sconsiderato diventò fatale. Nel 2023, si contarono oltre 109.000 morti per overdose, 300 al giorno. La vita per Matt, troppo pressante, lo spinse a cercare una via d’uscita, ma quei medicinali, usati in dosi elevatissime, lo tradirono. La band, travolta dalla tragedia, lo pianse dichiarando: “Matt era un talento e un amico, la sua memoria vive nelle nostre canzoni.” La sua storia fu un segnale chiaro: l’abuso di oppioidi è una crisi che richiede la massima attenzione, non si tratta di una condanna ai farmaci in sé, ma al modo in cui possono sfuggire di mano senza un attento percorso medico di monitoraggio.
Per Matt, la musica fu tutto, oggi la musicoterapia strutturata, mostra come possa essere importante un percorso valido ed efficace. Suonare uno strumento musicale o concedere tempo all’ascolto di buona musica, aiuta a gestire ansia e dolore, offrendo una strada a chi lotta contro qualsiasi dipendenza. Forse, con un supporto serio ed efficace, Matt sarebbe ancora tra noi. Questa storia ci chiama a fare di più: più consapevolezza e sostegno per prevenire fenomeni di abuso da farmaci. Questo è un grido per cambiare, perché la musica vinca su ogni forma di abuso da droghe e farmaci.

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