La fiamma del rock: Come gli accendini illuminarono la storia dei concerti

Migliaia di luci ad un concerto rock. Leggi la storia all'interno del blogUn momento da ricordare per sempre. Le luci si abbassano, la folla trattiene il respiro e migliaia di piccole fiamme danzanti illuminano l’arena. È la magia del rock and roll. L’iconica immagine degli accendini alzati durante le rock ballads è diventata un simbolo indelebile della cultura musicale. Ma come è nata questa tradizione? La storia ci riporta agli anni ’70, un’epoca dorata per il rock.  Fu in questo periodo che band leggendarie come i Led Zeppelin e i Lynyrd Skynyrd involontariamente diedero vita a questa pratica che sarebbe durata decenni. Durante i propri show, quando arrivava il momento di una ballata lenta e emozionante, il pubblico sentiva il bisogno di esprimere la propria connessione con la musica in modo visivo. Gli accendini, sempre presenti nelle tasche dei fan (ricordiamo che all’epoca si fumava molto di più), divennero lo strumento perfetto.  Una delle canzoni più associate a questa tradizione è “Stairway to Heaven” dei Led Zeppelin. Quando Robert Plant intonava le prime note di questa epica song, l’arena si trasformava in un mare di luci tremolanti. Questa espressione collettiva era un modo per il pubblico di dire “siamo qui, sentiamo la musica, siamo parte di questo momento”. Allo stesso modo, i Lynyrd Skynyrd con la loro “Free Bird” crearono anch’essi un altro momento iconico per questa pratica. 

La lunga coda strumentale del brano offriva minuti di pura emozione, durante i quali gli accendini restavano fiammanti, creando un’atmosfera quasi mistica. Con il passare degli anni e il cambiamento delle abitudini, gli smartphone hanno in parte sostituito gli accendini. Le app che simulano la fiamma cercano di replicare quell’effetto, ma molti puristi sostengono che non sia proprio la stessa cosa. Nonostante ciò, in molti concerti rock e metal, gli accendini continuano a fare la loro comparsa, un tributo nostalgico a una tradizione che ha resistito al passare del tempo e delle generazioni.

Alzare un accendino durante un concerto è diventato un gesto carico di significato. Rappresenta unità, emozione condivisa, e un modo per il pubblico di partecipare attivamente allo spettacolo. È un dialogo silenzioso tra artista e fan, un modo intimo e profondo per dire “questo pezzo significa tanto per me”. Che sia con un vecchio Zippo intarsiato o con l’ultima app per smartphone, la tradizione degli accendini ai concerti rock continua a vivere. È un ricordo tangibile di un’epoca in cui la musica non era solo ascoltata, ma vissuta con tutti i sensi. Quando nei prossimi mesi ti troverai ad un concerto, e so che accadrà, vedrai quelle luci accendersi e ricorderai: sei parte di una tradizione che ha illuminato decenni di storia del rock.