Trentadue anni fa, precisamente nel 1992, in una fredda serata autunnale datata 30 novembre, il Rolling Stone di Milano è stato testimone di un evento memorabile per tutti gli amanti del buon Rock: il concerto di Izzy Stradlin and The Ju Ju Hounds. Oggi voglio condividere con voi questo ricordo, un pezzo di storia musicale che continua a riecheggiare nel mio cuore.
Nei giorni precedenti al concerto, l’aria era carica di trepidazione. Ricordo l’agitazione che serpeggiava tra noi fan, un misto di ansia e eccitazione. Non era solo un concerto, ma l’opportunità di vedere dal vivo uno degli artefici del sound che aveva definito un’era, l’ex chitarrista dei Guns N’ Roses, Izzy Stradlin. La sua presenza in città sembrava surreale, quasi un sogno per noi seguaci del rock.
Il giorno del concerto, il Rolling Stone non era stracolmo come ci si sarebbe aspettati. Questo, tuttavia, non ha diminuito l’intensità dell’esperienza. Anzi, ha creato un’atmosfera più intima, quasi come se Izzy e la sua band stessero suonando solo per noi, un gruppo selezionato di veri appassionati.
Il momento che rimarrà per sempre impresso nella mia memoria è stato durante l’esecuzione di “Pressure Drop”. La band era in pieno fervore, e l’energia della musica ha trascinato il pubblico in un vortice di pogo. In quel caos controllato, sono caduto a terra, travolto dall’intensità del momento ma quella scivolata non ha smorzato il mio spirito; al contrario, mi ha fatto sentire ancora più parte di quella esperienza unica, condivisa con gli altri fan intorno a me.
Izzy Stradlin and The Ju Ju Hounds hanno offerto una performance che ha toccato l’anima di chi era presente. La loro musica, cruda ed emotiva, ha reso quella serata indimenticabile. Nonostante la location non fosse gremita, quel concerto ha avuto un impatto significativo su tutti noi presenti. È stato un momento di pura condivisione musicale, dove ogni nota suonata sembrava avere un significato più profondo.
A distanza di decenni, quel concerto rimane uno dei miei ricordi più cari. Non era solo una performance live; era una celebrazione della musica, un omaggio a un’era, e un ricordo tangibile del potere unificante della musica. Izzy Stradlin and The Ju Ju Hounds al Rolling Stone non è stato solo un evento, ma un capitolo fondamentale della mia vita musicale.