Una delle storie più strane e bizzarre del grande circo del rock riguarda quella che coinvolse i Led Zeppelin e uno squalo, durante una notte all’Edgewater Inn di Seattle nel 1969. Questo hotel aveva una peculiarità: si poteva pescare direttamente dal balcone della propria stanza e così fecero i membri della band, che in una notte di follia riuscirono a catturare un piccolo squalo.
Ciò che seguì fu un episodio degno di una scena comica. Coinvolta nella vicenda c’era anche una giovane fan del gruppo, che si trovò al centro di uno scherzo decisamente insolito. Come riportato nel libro “Hammer of the Gods” di Stephen Davis, e confermato con tono leggero da Mark Blake in “Bring It On Home”, la ragazza partecipò a questo scherzo stravagante, che vedeva pezzi dello squalo usati in modi piuttosto bizzarri in stravaganti giochi sessuali.
L’intera faccenda è raccontata con un senso dell’umorismo piuttosto nero. Anche se può sembrare una storia incredibile, è descritta come un momento di pura follia, più comico che altro. Chi era presente ha parlato di come l’episodio, nonostante tutto, sia stato gestito più come una burla che come qualcosa di serio o cattivo.
Questo racconto è diventato famoso non solo per il suo contenuto insolito, ma anche perché mostra un lato molto libero e selvaggio dei Led Zeppelin. La storia dello squalo è un esempio perfetto di come le leggende del rock a volte nascono da momenti di puro divertimento e un po’ di sana follia.
In definitiva, questa storia vuole essere un ricordo di tempi in cui il rock’n’roll era anche questo: eccessi, risate e situazioni assurde che si trasformano in leggende.