Dalla musica al mistero: Il mio mese con Murakami

Agosto è finalmente arrivato ma incandescente come la lava, portando con sé un desiderio di cambiamento nelle mie abitudini di lettura. Dopo mesi immerso in tanti saggi musicali, libri sul miglioramento personale e testi sulla tecnologia, ho sentito il bisogno di tornare ad esplorare qualcosa di più onirico.

In questi giorni, mi sono tuffato nelle pagine de “L’uccello che girava le viti del mondo” di Haruki Murakami. Non voglio svelare troppo, ma posso dire che questo libro mi sta riportando in quell’universo unico che avevo già assaporato con “L’assassinio del Commendatore”, opera che mi aveva profondamente colpito.

C’è qualcosa nel lavoro di Murakami che trovo irresistibile ed ipnotico. Il suo modo di intrecciare realtà e sogno con la massima naturalezza, di creare atmosfere surreali eppure fortemente intime e familiari, mi affascina. È come se le sue parole avessero il potere di trasportarmi in una dimensione parallela, dove tutto è possibile e nulla è come sembra lasciando le certezze in un cassetto.

Questa pausa dalla saggistica, che adoro, non sarà permanente. Da settembre, ho intenzione di approfondire ulteriormente l’opera di Murakami, alternandola però alle mie consuete letture musicali. Credo che questo equilibrio mi permetterà di nutrire sia la mia passione per la musica che il mio interesse per la narrativa.

A volte, cambiare genere di lettura può essere rinfrescante come una vacanza. Ti permette di vedere il mondo con occhi nuovi e di riscoprire il piacere della lettura sotto una luce diversa, rinnovandoti come persona. Questa estate, ho scelto di lasciarmi trasportare dalla magia di Murakami, concedendomi una pausa dalla realtà per esplorare i confini tra il reale e l’immaginario.

E voi, avete mai sentito il bisogno di un cambiamento nelle vostre abitudini di lettura? Scrivetemi in privato o attraverso i social. Buona estate e buone letture a tutti.